Non mancano le Dolomiti
La prima grande spallata alla classifica generale arriverà però nella Tappa 4, la cronometro Belluno – Nevegal di 12,7 km. Non siamo distanti dal poterla definire una cronoscalata, perché se è vero che i primi 5,3 km sono in falsopiano, gli altri 7,5 salgono costantemente e 4,5 dei quali sono sempre in doppia cifra. Un ulteriore assestamento arriverà il giorno seguente, nella Longarone – Santo Stefano di Cadore nel bel mezzo delle Dolomiti. Le ragazze dovranno affrontare il Passo Tre Croci (1a cat., 7,8 km al 7,5%), il Passo Sant’Antonio (2a cat., 7,6 km all’8,3%) e poi due volte l’arcigna salita verso Costalissoio (3a cat., 2,7 km al 10%), con un primo passaggio sotto il traguardo tra le due ascese. Al termine dell’ultima scalata mancheranno poco più di 12 km all’arrivo ma, in generale, le ultime tre salite sono racchiuse negli ultimi 50 km, quindi è lecito attendersi grande selezione.
Dopo due giornate intense si torna a respirare nella Tappa 6, la Ala – Brescello che parte dal Trentino, attraversa Veneto e Lombardia, e termina in Emilia. Nessun GPM previsto, quindi le velociste torneranno a sfidarsi sul traguardo a suon di watt. È invece tutta da interpretare la Tappa 7, la più lunga del Giro d’Italia Women 2026 coi suoi 165 km, che porterà il gruppo da Sorbolo Mezzani a Salice Terme, in Lombardia. La corsa si infiamma negli ultimi 40 km, prima con la salita pedalabile di Pietramagna (3a cat.) e poi con quella verso il Castello di Oramala (3a cat., 4,5 km al 7,4%), da superare a 24 km dall’arrivo e perfetta per chi vorrà provarci da lontano.