Simon Yates: “Le emozioni che ho provato al termine di questo Giro sono state straordinarie: spero davvero di tornare in Corsa e di poterle rivivere. Per me il Giro è speciale. Ero vicino a vincerlo nel 2018, fu una corsa bellissima ma anche molto dolorosa con la crisi sul Colle delle Finestre. Negli anni successivi sono tornato cercando il riscatto, senza mai riuscirci davvero, ma nella mia testa c’era sempre l’idea di riprovarci. Quest’anno ce l’ho fatta. Quando ho visto il Colle delle Finestre sul percorso ho pensato subito: “Oh no, di nuovo…”, ma sono riuscito a reagire e a inventarmi qualcosa di splendido. Il percorso del 2026 è molto esigente. Il Blockhaus è una salita durissima, l’ho affrontata nel 2022 e può davvero cambiare la corsa. Anche la tappa di Aosta sarà probabilmente decisiva: è durissima, ma adatta alle mie caratteristiche“.
Elisa Longo Borghini: “Vincere davanti alla mia famiglia, per ben due volte di fila, è stata un’emozione bellissima. Ho realizzato un sogno perchè il Giro è una corsa che amo molto. La tappa Rivoli–Sestriere è uno dei miei grandi obiettivi. La salita del Colle delle Finestre è iconica, un luogo dove mi alleno spesso. Anche la tappa di Saluzzo sarà speciale perché passerà da Osasco, il paese di mio marito Jacopo Mosca, e so che ci sarà tanto tifo“.
Vincenzo Nibali: “Ho vissuto da corridore tre Grandi Partenze dall’estero e in una di queste, nel 2016, ho anche vinto il Giro. È una corsa che mantiene un fascino unico a livello internazionale. Questa edizione è tecnica e ben costruita: il primo arrivo in salita al Blockhaus, al termine di una tappa lunga, sarà subito decisivo. La tappa di Aosta, con quasi 4.000 metri di dislivello, richiederà grandi gambe e una squadra forte. L’ultima settimana, con le Dolomiti, è il vero cuore del Giro: sarà un crescendo di difficoltà fino a Roma“.
Antonio Tajani, Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale: “Ogni anno il Giro d’Italia è atteso con trepidazione da milioni di appassionati delle due ruote curiosi di scoprire quali territori attraverserà la Corsa Rosa. Giro d’Italia e Giro d’Italia Women sono due splendide finestre aperte sul nostro Paese. Raccontano i territori, la passione, il saper fare e l’ingegno italiano. Proprio per questo ho voluto nominare il Giro ‘Ambasciatore dello Sport Italiano nel Mondo’. La Corsa Rosa non è solo un evento sportivo, ma una piattaforma straordinaria di diplomazia, volano di crescita e di innovazione, e il passaggio della prossima edizione dalla Bulgaria fotografa il fantastico valore dello sport. Il Giro è la corsa dell’Italia e delle sue tradizioni che guarda avanti pedalando verso il futuro“.
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani: “Ho sempre considerato il Giro patrimonio nazionale, si rinnova una tradizione piena di sentimento popolare e promozione del territorio, di quanto di meglio l’Italia abbia da offrire. Il Giro d’Italia ha seminato la storia di gesti eroici, ora aspettiamo che qualche giovane italiano emerga e segua questa scia. Parliamo di una gara che si è aperta anche ai paesi europei, nella passata edizione l’Albania, questa volta la Bulgaria, uno sguardo oltre i nostri confini che è indispensabile per sostanziare i rapporti di collaborazione ben al di là della dimensione sportiva“.
Urbano Cairo, Presidente di RCS MediaGroup: “Il Giro d’Italia è una grande emozione: da ragazzo era un appuntamento irrinunciabile. Oggi rappresenta anche un motore economico formidabile, capace di contribuire all’incremento delle esportazioni italiane per oltre 2,5 miliardi di euro. Questa è la sedicesima partenza dall’estero e rappresenta perfettamente il nostro ruolo di ambasciatori dell’Italia nel mondo: è una vetrina straordinaria per il nostro Paese, per le sue bellezze e le sue eccellenze, generando un impatto diretto su economia, turismo e sport“.
Luciano Buonfiglio, Presidente del CONI: “Il lavoro che stiamo facendo sul movimento femminile è fondamentale e merita orgoglio: RCS Sport e la Federazione stanno contribuendo a una crescita culturale importante nel nostro Paese. L’Italia è il secondo Paese al mondo per organizzazione di eventi sportivi, subito dietro agli Stati Uniti. Il nostro territorio, unito a competenza, passione e cultura, crea un contesto unico al mondo e il ciclismo è parte della storia d’Italia“.
Rosen Zhelyazkov, Primo Ministro della Bulgaria: “Sono felice di essere qui questa sera e sono onorato di vedere che la Bulgaria ospiterà la Grande Partenza di uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Il Giro d’Italia non è solo una competizione, ma un simbolo globale di tradizione e sport che unisce sport e cultura. Eventi come questo sono fondamentali nel mondo in cui viviamo: promuovono dialogo, onestà, amicizia e rispetto reciproco. Organizzarlo a casa nostra dimostra il ruolo crescente della Bulgaria nello sport internazionale. È un’occasione imperdibile per mostrare la nostra storia, le nostre tradizioni e il nostro valore come Paese ospitante, pronti a offrire tutto il necessario per una Grande Partenza memorabile“.
Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale: “Quattro anni fa abbiamo riportato il Giro d’Italia a Roma e ogni edizione è sempre un’emozione. Abbiamo vinto una scommessa quando nessuno ci credeva. Abbiamo dimostrato di essere affidabili ed efficienti, ora vogliamo che il Grande Arrivo nella Capitale sia una tradizione. E’ una festa popolare che coinvolge tutta la città, dal centro storico a Ostia, anche grazie a iniziative come la pedalata rosa gratuita con tante famiglie e bambini. Un grande evento che veicola un’immagine positiva di Roma, dà una grande visibilità all’estero con milioni di telespettatori in tutto il mondo, lascia legacy concrete come i murales alle stazioni della metropolitana e soprattutto genera ingenti ricadute economiche: secondo le stime della banca Ifis, nel 2025 l’indotto su tutto il territorio italiano è stato di 2,1 miliardi di euro“.
Matteo Zoppas, Presidente di ICE: “Costruiamo, anno dopo anno, un Giro d’Italia sempre più bello e più internazionale. Il nostro obiettivo è promuovere il Made in Italy e sviluppare nuove opportunità di business. Grazie agli studi condotti con Banca Ifis abbiamo raggiunto numeri impressionanti: 800 milioni di audience, 18 milioni di contatti unici all’estero, 2,5 milioni con concreta intenzione di acquisto, di cui 1,5 milioni trasformati in clienti abituali. Questo significa oltre 2 miliardi di euro di nuovo business. Il Giro non promuove solo lo sport, ma l’intero sistema Paese“.
Paolo Bellino, Amministratore Delegato di RCS Sports & Events: “I grandi campioni sono l’essenza del Giro e hanno scritto, nel corso degli anni, pagine di storia di questo sport. Ma il Giro non è solo questo: è anche una grande piattaforma di comunicazione che attraversa oltre 500 comuni: immagini, produzione video, tecnologia e capacità organizzativa fanno della Corsa Rosa un evento unico. Dietro tutto questo c’è un enorme lavoro di squadra“.
Mauro Vegni, Direttore del Giro d’Italia: “Quest’anno abbiamo pensato ad un Giro più moderno con tappe meno lunghe ma allo stesso tempo insidiose per gli uomini di classifica, alternate a frazioni adatte a coloro che cercheranno di farsi vedere con attacchi da lontano. Sette arrivi in salita, altrettanti arrivi che richiamano i velocisti, una sola cronometro ma più lunga rispetto al recente passato. Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno collaborato con me e mi hanno supportato nel corso degli anni, in particolare la mia squadra e le forze dell’ordine come la polizia stradale che hanno accompagnato il Giro fin dalla sua nascita“.
Giusy Virelli, Direttrice del Giro d’Italia Women: “Abbiamo costruito una corsa con tanti ingredienti nuovi. La Grande Partenza sarà in Emilia Romagna, con la presentazione delle squadre e una prima tappa in linea adatta alle velociste. Avremo tre frazioni veloci, due tappe per atlete “da Classiche”, due arrivi in salita, il ritorno della cronoscalata dopo cinque anni e, soprattutto, la tappa regina con il passaggio inedito sul Colle delle Finestre. Il gran finale sarà a Saluzzo, al termine di una frazione insidiosa. Questo Giro d’Italia Women racconterà una parte importante del nostro Paese: da Dante a Guareschi, da Buzzati al Nevegal, passando per l’innovazione di H-FARM e l’arte di Ravenna, con i suoi mosaici patrimonio Unesco. Un viaggio tra sport, cultura e territorio“.
Stefano Barigelli, Direttore de La Gazzetta dello Sport: “È un Giro moderno ma che allo stesso tempo richiama le grandi imprese del passato. Negli sport individuali non ci sono grandi cambiamenti nell’arco degli anni: il corridore resta solo davanti alla fatica, alla natura, alla pioggia. La tecnologia evolve, ma l’elemento umano resta lo stesso. Ed è per questo che il pubblico, anche quello casuale, capisce la fatica. La Gazzetta dello Sport è la storia del Giro d’Italia e nel 2026 celebreremo 130 anni insieme a questo sport“.
Cordiano Dagnoni, Presidente della Federazione Ciclistica Italiana: “Il movimento femminile italiano è un orgoglio a livello internazionale. RCS Sport ha compreso sin dall’inizio quanto fosse importante sostenere il Giro Women e il Giro Next Gen dedicato ai giovani: è nato così un progetto che sta dando risultati anche all’estero. Sono stato tra i sostenitori della nuova calendarizzazione del Giro Women, che lo renderà una vera prosecuzione ideale del Giro d’Italia“.
Roberto Pella, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico: “Il Giro d’Italia valorizza il territorio come nessun altro evento. Anche i comuni più piccoli ottengono una visibilità straordinaria. È un progetto che si regge su quattro pilastri: grandi campioni, istituzioni, territori e internazionalizzazione. Tutto ciò contribuisce a rilancia l’immagine dell’Italia nel mondo“.