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    Le velociste puntano i traguardi di Ravenna, Caorle e Brescello

    27/11/2025

    Quando hanno presentato il percorso del Giro d’Italia Women 2026 siamo sicuri che le velociste un sorriso lo abbiano fatto. Anche perché l’edizione dello scorso anno, tra cadute e ventagli, alla fine non ha mai messo sul piatto una volata a ranghi compatti. Nel ciclismo di sicuro non c’è mai nulla, ma nel 2026 le donne veloci dovrebbero avere almeno tre chances per provare a lasciare il segno.

    La prima è quella più succulenta perché oltre a mettere in palio una prestigiosa vittoria parziale, darà modo alla vincitrice di indossare anche la Maglia Rosa. La tappa inaugurale, infatti, va da Cesenatico a Ravenna e non presenta nemmeno un metro di salita. Le atlete vedranno il traguardo due volte prima dell’arrivo, perché nel finale è previsto un circuito di circa 23 km da ripetere due volte. Per le ragazze veloci è un’occasione imperdibile.

    Il disegno di tappa è molto simile anche il giorno seguente, che porterà il gruppo dal polo H-Farm di Roncade a Caorle, sulla costa adriatica. L’unica asperità è rappresentata dall’immancabile Muro di Ca’ del Poggio (4a cat., 1,2 km al 12,2%), che però a 90 km dall’arrivo non dovrebbe creare grattacapi e sarà utile soprattutto a capire chi sarà la prima ragazza ad indossare la Maglia Azzurra. Con gli abbuoni in palio all’arrivo, non è nemmeno impossibile che la Maglia Rosa possa cambiare proprietaria.

    Le sprinter con una discreta tenuta in salita possono ambire anche al traguardo della Tappa 3, la Bibione – Buja, ma in Friuli sarà senz’altro più difficile tenere la corsa chiusa. Lo strappo di Montenars (3a cat.) a 17 km dall’arrivo, con punte di pendenza oltre il 10%, potrebbe infatti invogliare le attaccanti a puntare tappa e Maglia Rosa, e a quel punto per le velociste ci sarà solo da difendersi e sperare che, in qualche modo, si possa arrivare allo sprint.

    L’ultima occasione chiara dovrebbe invece arrivare nella Tappa 6 dopo la due giorni dolomitica, da Ala, in Trentino, fino a Brescello, in provincia di Reggio Emilia. Anche in questo caso non è presente nessuna difficoltà altimetrica e nessun GPM quindi, salvo sorprese, sarà nuovamente battaglia spalla a spalla sul traguardo. Da lì in poi, per le velociste, bisognerà soffrire per arrivare fino a Saluzzo, soprattutto per coloro che puntano a portarsi a casa la Maglia Ciclamino.

     

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