L’insegnamento che ci lascia la prova in linea femminile è che vale la pena provarci. Sempre. Perché può capitare che, anche se non sei la più forte, le favorite si guardino, sbagliano, e allora per te si apre l’opportunità della vita. La nuova campionessa del mondo è Magdeliene Vallieres, canadese, al secondo successo in carriera e arrivata in Europa nel 2020 grazie all’accademia dell’UCI.

“Ha vinto la più forte e la più intelligente” ha detto Elisa Longo Borghini, capitano dell’Italia, rimasta beffata come tutte le grandi atlete che a Kigali, Ruanda, pensavano di giocarsi le medaglia d’oro e la maglia arcobaleno. Invece Vallieres ha messo tutti nel sacco, e con lei la neozelandese Niamh Fisher-Black, seconda e vincitrice di una tappa al Giro d’Italia Women lo scorso anno, e l’intramontabile maiorchina Mavi Garcia, bronzo a 41 anni, che hanno anticipato qualsiasi mossa e hanno avuto ragione loro.

“Le ragazze hanno creduto in me, allora ho cominciato a credere in me stessa. Sapevo di essere in buona forma e volevo terminare la corsa senza rimpianti… e direi proprio che non ne ho! – ha raccontato tra l’incredulità e la commozione Vallieres -. È un momento che sognavo ormai da tempo, questa corsa la preparavo da un po’, sono stata in altura… e ora è realtà! Davvero incredibile”.

Tra 12 mesi il Mondiale arriverà in Canada, a Montréal, a pochi chilometri dalla sua Sherbrooke e Vallieres potrà farlo da campionessa in carica, col n°1 sulla schiena. Non poteva esserci momento migliore per realizzare il sogno di una vita.