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Tappa

8

Domenica 13
Luglio 2025

134 km
Dislivello 2200 mt

Tudor Partenza tra

G ::

Forlì -

Imola

(Autodromo Enzo e Dino Ferrari)

altimetria

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info tecniche

Tappa finale di mezza montagna molto impegnativa. Dopo un breve primo tratto pianeggiante si entra in quello che è stato il circuito del campionato del mondo di Ciclismo del 2020 da percorrere 4 volte con l’impegnativa salita di Cima Gallisterna e la salita di Mazzolano con i passaggi e l’arrivo finale dentro l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Ultimi km
Circuito finale in parte dentro l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Si entra nell’Autodromo a circa 2.2 km dall’arrivo per percorrere la pista in senso orario. Ultima curva a 550 m e quindi lungo rettilineo leggermente arcuato largo 8 m sul asfalto perfettamente livellato.

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Forlì

Overview

Founded by the Romans in the II century B.C. as the Forum Livii at the crossroads of Via Consolare with the road that led to Tuscany, the city is located in the eastern part of the Po Valley along the Via Emilia, a few kilometers from the seaside resorts of the Adriatic coast (30-35 km) and at the foot of the green hills of the Tuscan-Romagna Apennines.

Gastronomia

A symbol of Forlì is passatelli, a type of noodle cooked in broth. How can you turn down a traditional piping hot piadina, in the local shops? Although good with any filling, it is usually eaten with squacquerone, a soft cheese typical of the area, ricotta or cold cuts, and always accompanied by rich Sangiovese wine. To enjoy the culture and the local produce, just follow the Road of Wines and Flavors of the hills of Forlì and Cesena.

Punti di Interesse

In the historic center, two main roads of Roman origin are still recognizable, divided into four main streets: Mazzini, Garibaldi, Diaz and della Repubblica, which converge on  Piazza A. Saffi. Some of the most emblematic buildings of different eras are found there:

– the Lombard Romanesque   Abbey of San Mercuriale  with its imposing 12th century original bell tower;

– the Palazzo Comunale, the Town Hall, dating from the fourteenth century and rebuilt several times, with the Torre Civica (or the clock tower);

– the 15th century Palazzo del Podestà and Palazzo Albertini;

– the 20th century Palazzo delle Poste, an example of Rationalist Architecture also seen in significant traces in the buildings of Viale della Libertà and Piazzale della Vittoria, near the train station.

– Cathedral of Santa Croce (Duomo) Forlì, in Piazza Ordelaffi: one of the symbols of the religious and civil history of the city and there is news of it since the tenth century. A large fresco in the apse of the presbytery, a work of 1863 by Pompeo Randi, illustrates the “invention and recognition of the Holy Cross” to which the church is dedicated.

The city was under the domain of the Ordelaffi family for about two centuries, during which Forlì was enriched with noble palaces that can be admired while walking along the streets of the city center, in particular Corso Garibaldi and Via P. Maroncelli. Pino Ordelaffi III is responsible for the fortification of the Fortress of Ravaldino (completed in 1480, now known as the “Rocca di Caterina Sforza”).

 

Also noteworthy is the Baroque architecture of two prestigious monuments, which were recently restored: the Church of the Suffragio as you enter Piazza Saffi, and not far away, the Church of San Filippo Neri, on Via G. Saffi.

Forlì is a destination that can be visited all year round. During the summer, in particular with the “Arena Rocca di Caterina”festival, a real theatre is set up in the evocative setting of the courtyard area of the Ravaldino Fortress, which hosts a rich programme of events including shows, musical events, cabaret and book presentations

Just a short distance from Piazza Saffi, the main square, it is worth spending some hours at “Franco Agosto” City Park, a unique green area in Italy – in part due to its position in the urban fabric next to the old city walls – for its botanical variety and for its size. The park covers a large surface, bordered by the Montone River and the green area belonging to the City Hospital (Pierantoni). It is perfectly equipped for any requirement: restaurants, bars, children’s play areas, sporting facilities, refreshment spots, entertainment and leisure opportunities round out the offerings of the park.

Imola

Panoramica

Situata sulle rive del fiume Santerno, là dove l’Appennino Tosco-Romagnolo incontra la Pianura Padana, Imola gode di una posizione privilegiata, a 30 km da Bologna e a 60 km dalle assolate spiagge della Riviera Romagnola. Conosciuta in tutto il mondo per il suo storico autodromo, Imola è il luogo ideale per trascorrere alcuni giorni tra cultura e sport senza trascurare qualche sosta dedicata al palato. Gli eleganti palazzi nobiliari e la Rocca Sforzesca sono solo alcuni dei gioielli del centro storico, interamente visitabile a piedi, mentre la suggestiva cornice dell’Appennino e le strutture sportive di alto livello, rendono la città adatta anche agli amanti della natura e dello sport. La città di Imola offre agli amanti della bicicletta una delle reti di piste ciclabili più estese della regione, che si sviluppa per oltre 100 km, rendendo le due ruote il mezzo ideale per conoscere Imola. Numerosi gli eventi di richiamo: in Autodromo concerti e gare internazionali mentre nel centro storico contenitori culturali come Imola in Musica e il Baccanale.

Gastronomia

Non va dimenticato che con Imola inizia la Romagna e perciò un tour storico-culturale non può che essere accompagnato da un altrettanto interessante itinerario del gusto, alla scoperta dei prodotti tipici locali come cappelletti, garganelli, tagliatelle, friggione, piadina, ciambella, ravioli e degli ottimi vini della produzione ‘Colli d’Imola. L’Area Imolese è ricca di prodotti tipici e ricette della tradizione, celebrati durante sagre e feste. I garganelli, conosciuti anche come maccheroni al pettine, sono una tipologia di pasta all’uovo tipica della tradizione imolese. Un tempo venivano cotti e ser- viti in brodo, ma oggi sono generalmente serviti asciutti con condimenti vari. La piadina romagnola (Pié) è un pane azzimo (privo cioè di lievito) di antichissima tradizione, cotto un tempo sul testo, l’apposita pietra posta su braci ardenti, oggi generalmente sostituito da una normale padella di ferro. La piadina romagnola é il simbolo della gastronomia regionale e si mangia spaccata a metà e farcita con i caratteristici salumi o con un formaggio tenero come lo squacquerone, il formaggio locale per cui è in corso il riconoscimento della Comunità Europea. La ciambella tradizionale è conosciuta da oltre 700 anni in questa zona anche come “Brazadela”. Generalmente di forma ovale, la ciambella è dorata e croccante all’esterno, morbida e asciutta all’interno. È un dolce antico, semplice e dal sapore un po’ rustico, capace di riportare alla memoria i ricordi dell’infanzia. Così buona e genuina, da gustare da sola o “tociata” (imbevuta) nel vino, un gesto tradizionale che la rende irresistibile. In fatto di vini la scelta è ricca: tra i rossi il Sangiovese DOC e fra i bianchi l’Albana DOCG. La località è posta lungo la Strada dei Vini e Sapori Colli d’Imola. A novembre, da oltre trent’anni a Imola si svolge Baccanale, una rassegna dedicata interamente al cibo che coinvolge non solo la città, ma anche i comuni circostanti. Il nome della manifestazione è chiaramente una celebrazione del dio Bacco, quasi a rimarcare come i colli circostanti siano un territorio ideale per la coltivazione della vite. Visitare Imola durante quest’evento significa intraprendere un viaggio nel mondo della gastronomia locale, spaziando verso orizzonti sempre nuovi e inaspettati che pongono la cultura enogastronomica al centro di tutto. Un programma sempre nuovo, ricco di incontri, mostre, spettacoli, degustazioni, mostre mercato e, ovviamente, menu tematici. Il tema scelto per l’edizione 2024, in programma dal 19 ottobre al 10 novembre prossimi, è “Un filo d’olio”, un’espressione che rimanda a molteplici aspetti della cucina e della cultura locale. L’olio, in particolar modo quello di oliva (ma non solo) accompagna la nostra cultura gastronomica da millenni e ha mantenuto, in tutto questo tempo inalterate le sue caratteristiche e qualità. Il legame di Imola con l’olio si è recentemente rafforzato. Imola è infatti entrata, proprio nel 2024, a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio. Nel concludere questo breve viaggio tra le eccellenze enogastronomiche, va assolutamente citato il Ristorante San Domenico di Imola, premiato con due stelle Michelin. In attività fino dal 1970, il ristorante nacque con l’idea di far conoscere la cucina delle case nobiliari italiane, con grande attenzione per i sapori della tradizione. Oggi il ristorante è un punto di riferimento della cucina internazionale grazie alla passione e alla costante ricerca dello chef Max Mascia.

Punti d'Interesse

La pianta della città – l’antica colonia Forum Cornelii – richiama ancora lo schema tipico di fondazione romana. C’è una grande pietra a forma di rombo nel selciato dove si incrociano le vie Appia e Mazzini, quasi sotto l’ombra della torre comunale dell’orologio: marca il centro esatto di Imola antica, là dove in epoca romana si incrociavano il decumano e il cardo. È il punto ideale per iniziare un itinerario di scoperta che parte dalle volte medievali del Palazzo Comunale per continuare sotto gli eleganti portici “del passeggio” che fiancheggiano piazza Matteotti: i colori e i materiali sono quelli della storia della Romagna, il rosso caldo del cotto e il giallo delicato dell’arenaria. A poca distanza dalla piazza si erge uno degli edifici del ‘700 più belli di Imola, Palazzo Tozzoni, donato alla città intatto negli arredi e nelle collezioni d’arte di famiglia, ora museo civico di grande suggestione. Chi varca il portone della casa museo di palazzo Tozzoni, entra in una “macchina del tempo” che lo trasporta in secoli passati ed offre un’esperienza immersiva nella vita di una famiglia aristocratica. Continuando per via Garibaldi si incontra prima sulla destra la Cattedrale di San Cassiano e poi ci si ritrova davanti al monumento simbolo della città, la Rocca Sforzesca, splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento. Al suo interno possiamo ammirare la collezioni di armi e ceramiche, scendere nei sotterranei delle artiglierie, vedere le segrete dove venivano tenuti i prigionieri. Le sorprese che riserva il centro storico sono però tante: il cuore della città ospita infatti gli antichi complessi conventuali di San Francesco e San Domenico, il Museo e Pinacoteca Diocesani e delle Carrozze. L’edificio di fronte alla cattedrale di San Cassiano, ospitava gli uffici e i quartieri degli alti prelati della Curia cittadina; il cortile delle scuderie è uno scrigno di meraviglie, con il lapidarium e il Museo delle carrozze, dove trovano posto le sontuose berline di Pio VII, utilizzate quando era vescovo di Imola. La Farmacia dell’Ospedale, un edificio inaugurato nel 1794 e rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituisce al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca, arricchita nelle decorazioni dall’ampio soffitto a volta affrescato e dai 457 vasi d’epoca in maiolica esposti su mobili di legno intagliato. La città di Imola è famosa in tutto il mondo per il suo circuito, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, che dal 1953 ospita i grandi eventi del motorsport. Mete ideali per chi ama l’attività fisica all’aria aperta sono il Parco Tozzoni, la Riserva naturale orientata Bosco della Frattona e l’area verde all’interno dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, il famoso Parco delle Acque Minerali. Per gli amanti del cicloturismo la Vallata del Santerno offre scorci paesaggistici di notevole bellezza conducendo nel territorio del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola che si è guadagnato il riconoscimento di Patrimonio Unesco.

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