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Tappa finale di mezza montagna molto impegnativa. Dopo un breve primo tratto pianeggiante si entra in quello che è stato il circuito del campionato del mondo di Ciclismo del 2020 da percorrere 4 volte con l’impegnativa salita di Cima Gallisterna e la salita di Mazzolano con i passaggi e l’arrivo finale dentro l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari.
Ultimi km
Circuito finale in parte dentro l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Si entra nell’Autodromo a circa 2.2 km dall’arrivo per percorrere la pista in senso orario. Ultima curva a 550 m e quindi lungo rettilineo leggermente arcuato largo 8 m sul asfalto perfettamente livellato.
partenza / arrivo
ultimi km
crono tabella
info turistiche
Città di:
Forlì
Panoramica
Fondata dai Romani nel II secolo a. C. con il nome di Forum Livii, all’incrocio della via consolare con la strada che portava in Toscana, la città è situata nella parte orientale della Pianura Padana lungo la Via Emilia, a pochi chilometri dalle località balneari della riviera adriatica (km 30-35) e ai piedi delle verdi colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo.
Gastronomia
Piatto simbolo del forlivese sono i passatelli, rigorosamente cotti in brodo.
Come non disdegnare poi una piadina fumante nei tipici chioschi? Buona con ogni farcitura, si gusta al meglio con lo squacquerone, formaggio morbido tipico del territorio, la ricotta o i salumi, sempre accompagnata dall’ottimo vino Sangiovese.
Per godere della cultura e dei prodotti del territorio un buon consiglio è quello di seguire la Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena.
Punti di Interesse
Nel centro storico sono riconoscibili i due assi viari principali di origine romana, suddivisi nei quattro corsi principali (Mazzini, Garibaldi, Diaz e della Repubblica), che convergono su Piazza A. Saffi.
Su di essa si affacciano alcuni fra gli edifici più rappresentativi delle varie epoche cittadine:
– l’Abbazia di San Mercuriale, di impianto romanico-lombardo con l’imponente campanile originale del XII secolo;
– il Palazzo Comunale, sede del Municipio, risalente al XIV secolo e rimaneggiato più volte, con la Torre Civica (o dell’Orologio);
– i quattrocenteschi Palazzo del Podestà e Palazzo Albertini;
– il novecentesco Palazzo delle Poste, esempio di architettura Razionalista di cui troviamo tracce significative anche negli edifici di Viale della Libertà e Piazzale della Vittoria, nei pressi della Stazione ferroviaria.
– Cattedrale della Santa Croce (Duomo) di Forlì, in Piazza Ordelaffi: uno dei simboli della storia religiosa e civile della città e si hanno sue notizie fin dal X secolo. Un grande affresco nell’abside del presbiterio, opera del 1863 di Pompeo Randi, illustra l’ “invenzione e il riconoscimento della Santa Croce” a cui la chiesa è dedicata.
Il dominio della famiglia Ordelaffi, durato circa due secoli, arricchì la città di palazzi nobiliari che si possono ammirare passeggiando lungo le vie del centro storico, in particolare Corso Garibaldi e Via P. Maroncelli.
A Pino III Ordelaffi si deve la fortificazione della Rocca di Ravaldino completata nel 1480, conosciuta anche come Rocca di Caterina Sforza.
Degno di nota è anche il barocco forlivese, con due prestigiosi monumenti oggetto di recenti restauri: la Chiesa del Suffragio, all’entrata di Piazza Saffi e, poco distante, la Chiesa di San Filippo Neri, in Via G. Saffi.
Forlì è una destinazione frequentabile durante tutto l’arco dell’anno. Nel periodo estivo, la suggestiva cornice dell’area cortilizia della Rocca di Ravaldino accoglie la rassegna “Arena Rocca di Caterina” che prevede un ricco cartellone di appuntamenti tra spettacoli, eventi musicali, cabaret e presentazione di libri.
Da non perdere anche una visita al Parco Urbano Franco Agosto, a poche centinaia di metri da Piazza Saffi, un’area verde unica nel suo genere che ricopre una superficie di 26 ettari delimitata dal fiume Montone.
L’area dispone di un laghetto con oche e anatre in libertà, un centro sportivo con campi da basket, calcetto, beach, bocce e un maneggio. Inoltre spazi attrezzati per i bambini con castelli gonfiabili e altri giochi, percorso vita e punti di ristoro arricchiscono l’offerta del parco forlivese.
Imola
Panoramica
Situata sulle rive del fiume Santerno, là dove l’Appennino Tosco-Romagnolo incontra la Pianura Padana, Imola gode di una posizione privilegiata, a 30 km da Bologna e a 60 km dalle assolate spiagge della Riviera Romagnola.
Conosciuta in tutto il mondo per il suo storico autodromo, Imola è il luogo ideale per trascorrere alcuni giorni tra cultura e sport senza trascurare qualche sosta dedicata al palato. Gli eleganti palazzi nobiliari e la Rocca Sforzesca sono solo alcuni dei gioielli del centro storico, interamente visitabile a piedi, mentre la suggestiva cornice dell’Appennino e le strutture sportive di alto livello, rendono la città adatta anche agli amanti della natura e dello sport. La città di Imola offre agli amanti della bicicletta una delle reti di piste ciclabili più estese della regione, che si sviluppa per oltre 100 km, rendendo le due ruote il mezzo ideale per conoscere Imola. Numerosi gli eventi di richiamo: in Autodromo concerti e gare internazionali mentre nel centro storico contenitori culturali come Imola in Musica e il Baccanale.
Gastronomia
Non va dimenticato che con Imola inizia la Romagna e perciò un tour storico-culturale non può che essere accompagnato da un altrettanto interessante itinerario del gusto, alla scoperta dei prodotti tipici locali come cappelletti, garganelli, tagliatelle, friggione, piadina, ciambella, ravioli e degli ottimi vini della produzione ‘Colli d’Imola.
L’Area Imolese è ricca di prodotti tipici e ricette della tradizione, celebrati durante sagre e feste. I garganelli, conosciuti anche come maccheroni al pettine, sono una tipologia di pasta all’uovo tipica della tradizione imolese. Un tempo venivano cotti e ser- viti in brodo, ma oggi sono generalmente serviti asciutti con condimenti vari.
La piadina romagnola (Pié) è un pane azzimo (privo cioè di lievito) di antichissima tradizione, cotto un tempo sul testo, l’apposita pietra posta su braci ardenti, oggi generalmente sostituito da una normale padella di ferro. La piadina romagnola é il simbolo della gastronomia regionale e si mangia spaccata a metà e farcita con i caratteristici salumi o con un formaggio tenero come lo squacquerone, il formaggio locale per cui è in corso il riconoscimento della Comunità Europea.
La ciambella tradizionale è conosciuta da oltre 700 anni in questa zona anche come “Brazadela”. Generalmente di forma ovale, la ciambella è dorata e croccante all’esterno, morbida e asciutta all’interno. È un dolce antico, semplice e dal sapore un po’ rustico, capace di riportare alla memoria i ricordi dell’infanzia. Così buona e genuina, da gustare da sola o “tociata” (imbevuta) nel vino, un gesto tradizionale che la rende irresistibile.
A novembre, da oltre trent’anni a Imola si svolge Baccanale, una rassegna dedicata interamente al cibo che coinvolge non solo la città, ma anche i comuni circostanti. Il nome della manifestazione è chiaramente una celebrazione del dio Bacco, quasi a rimarcare come i colli circostanti siano un territorio ideale per la coltivazione della vite. Visitare Imola durante quest’evento significa intraprendere un viaggio nel mondo della gastronomia locale, spaziando verso orizzonti sempre nuovi e inaspettati che pongono la cultura enogastronomica al centro di tutto. Un programma sempre nuovo, ricco di incontri, mostre, spettacoli, degustazioni, mostre mercato e, ovviamente, menu tematici.
Il tema scelto per l’edizione 2024, in programma dal 19 ottobre al 10 novembre prossimi, è “Un filo d’olio”, un’espressione che rimanda a molteplici aspetti della cucina e della cultura locale. L’olio, in particolar modo quello di oliva (ma non solo) accompagna la nostra cultura gastronomica da millenni e ha mantenuto, in tutto questo tempo inalterate le sue caratteristiche e qualità. Il legame di Imola con l’olio si è recentemente rafforzato. Imola è infatti entrata, proprio nel 2024, a far parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio.
Nel concludere questo breve viaggio tra le eccellenze enogastronomiche, va assolutamente citato il Ristorante San Domenico di Imola, premiato con due stelle Michelin. In attività fino dal 1970, il ristorante nacque con l’idea di far conoscere la cucina delle case nobiliari italiane, con grande attenzione per i sapori della tradizione. Oggi il ristorante è un punto di riferimento della cucina internazionale grazie alla passione e alla costante ricerca dello chef Max Mascia.
Vini
In fatto di vini la scelta è ricca: tra i rossi il Sangiovese DOC e fra i bianchi l’Albana DOCG. La località è posta lungo la Strada dei Vini e Sapori Colli d’Imola.
Punti d'Interesse
La pianta della città – l’antica colonia Forum Cornelii – richiama ancora lo schema tipico di fondazione romana. C’è una grande pietra a forma di rombo nel selciato dove si incrociano le vie Appia e Mazzini, quasi sotto l’ombra della torre comunale dell’orologio: marca il centro esatto di Imola antica, là dove in epoca romana si incrociavano il decumano e il cardo.
È il punto ideale per iniziare un itinerario di scoperta che parte dalle volte medievali del Palazzo Comunale per continuare sotto gli eleganti portici “del passeggio” che fiancheggiano piazza Matteotti: i colori e i materiali sono quelli della storia della Romagna, il rosso caldo del cotto e il giallo delicato dell’arenaria. A poca distanza dalla piazza si erge uno degli edifici del ‘700 più belli di Imola, Palazzo Tozzoni, donato alla città intatto negli arredi e nelle collezioni d’arte di famiglia, ora museo civico di grande suggestione. Chi varca il portone della casa museo di palazzo Tozzoni, entra in una “macchina del tempo” che lo trasporta in secoli passati ed offre un’esperienza immersiva nella vita di una famiglia aristocratica.
Continuando per via Garibaldi si incontra prima sulla destra la Cattedrale di San Cassiano e poi ci si ritrova davanti al monumento simbolo della città, la Rocca Sforzesca, splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento. Al suo interno possiamo ammirare la collezioni di armi e ceramiche, scendere nei sotterranei delle artiglierie, vedere le segrete dove venivano tenuti i prigionieri. Le sorprese che riserva il centro storico sono però tante: il cuore della città ospita infatti gli antichi complessi conventuali di San Francesco e San Domenico, il Museo e Pinacoteca Diocesani e delle Carrozze. L’edificio di fronte alla cattedrale di San Cassiano, ospitava gli uffici e i quartieri degli alti prelati della Curia cittadina; il cortile delle scuderie è uno scrigno di meraviglie, con il lapidarium e il Museo delle carrozze, dove trovano posto le sontuose berline di Pio VII, utilizzate quando era vescovo di Imola.
La Farmacia dell’Ospedale, un edificio inaugurato nel 1794 e rimasto in gran parte intatto nelle suppellettili e nelle decorazioni, restituisce al visitatore l’immagine affascinante di una farmacia settecentesca, arricchita nelle decorazioni dall’ampio soffitto a volta affrescato e dai 457 vasi d’epoca in maiolica esposti su mobili di legno intagliato. La città di Imola è famosa in tutto il mondo per il suo circuito, l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, che dal 1953 ospita i grandi eventi del motorsport. Mete ideali per chi ama l’attività fisica all’aria aperta sono il Parco Tozzoni, la Riserva naturale orientata Bosco della Frattona e l’area verde all’interno dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari, il famoso Parco delle Acque Minerali. Per gli amanti del cicloturismo la Vallata del Santerno offre scorci paesaggistici di notevole bellezza conducendo nel territorio del Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola che si è guadagnato il riconoscimento di Patrimonio Unesco.
Video Tappa 08

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