Il testa a testa con Lotte Kopecky dell’anno scorso ce lo ricordiamo tutti. E ci ricordiamo tutti anche le lacrime, sia dopo aver conquistato la Maglia Rosa il primo giorno sia dopo il trionfo finale. Per Elisa Longo Borghini vincere il Giro d’Italia Women è stata una vera e propria liberazione dopo anni di tentativi andati vicino al bersaglio grosso, ma mai davvero centrato.
Prima dell’anno scorso, in 12 partecipazioni, Elisa aveva centrato 8 Top 10 finali in classifica, con due podi, un 2° nel 2017 alle spalle di Anna Van der Breggen e un 3° nel 2020, vinto sempre da Van der Breggen. La Maglia Rosa finale è arrivata al 13° tentativo ed è anche per questo che l’atleta piemontese ha fatto fatica a trattenere le emozioni.
Longo Borghini, ci permettiamo di dirlo, è una delle atlete italiane più sottovalutate dal sistema sportivo italiano. Una come lei meriterebbe continuamente ampio spazio sui giornali, e invece, purtroppo, non sempre è così. In carriera ha vinto due Giri delle Fiandre, una Parigi-Roubaix, una Strade Bianche, due Trofei Alfredo Binda di Cittiglio e svariate altre corse, per un palmarés che conta più di 50 vittorie. Anche quando non è riuscita a vincere, però, ha saputo farsi apprezzare, con 6 medaglie mondiali tra individuale e team relay (5 bronzi e un argento) e due bronzi olimpici nelle prove in linea di Rio 2016 e Tokyo 2020.
Quest’anno arriverà al Giro d’Italia Women con nuovi colori, perché dopo 6 anni con la Lidl-Trek l’atleta di Ornavasso ha deciso di cambiare e andare in cerca di nuove sfide, firmando un triennale con la sempre più attrezzata UAE Team ADQ. La prima parte di stagione è stata solida, con vittorie all’UAE Tour (tappa e classifica generale), Dwars door Vlaanderen e Freccia del Brabante, ma anche qualche passaggio a vuoto tra Strade Bianche, Amstel Gold Race e Liegi-Bastogne-Liegi, alle quali si aggiunge la caduta al Giro delle Fiandre che le ha anche procurato una commozione cerebrale. Proprio per questo, secondo noi, arriverà al Giro d’Italia Women con la voglia di spaccare il mondo.
La Corsa Rosa, per sua stessa ammissione, è uno dei grandi obiettivi stagionali e l’idea è di replicare risultati ed emozioni dello scorso anno. Di solito quando mette un obiettivo nel mirino non lo sbaglia, e se non vince quantomeno ci va vicino. Quindi l’aspettiamo a braccia aperte anche quest’anno, pronta ad emozionarci fin dalla crono di Bergamo.