Da Valdobbiadene, centro nevralgico della zona UNESCO delle Colline del Prosecco – celebre per la viticoltura eroica e i suggestivi vigneti a terrazza, detti “ciglioni” – parte una salita piuttosto lunga che porta in località Pianezze. Questa ascesa sarà uno dei giudici supremi del prossimo Giro d’Italia Women 2025, nella tappa di 142 km che scatta da Castello Tesino, nonché il primo banco di prova fondamentale per le atlete che vorranno vincere la corsa.
L’altitudine non è eccessiva, perché si passa dai 252 metri di Valdobbiadene ai 1076 di Pianezze. In mezzo c’è una salita di 11,4 km al 7,2% da superare, con pendenze costanti e tanti tornanti che rappresenteranno l’unico vero momento per poter rifiatare. Inizialmente la salita è in mezzo al bosco, l’ombra degli alberi e il fresco della vegetazione daranno una mano alle ragazze nel difendersi dal probabile caldo cocente di luglio. Poi, man mano che si sale, gli alberi iniziano a diminuire e c’è posto per grandi prati panoramici, fino a trovarsi di fronte un vero e proprio scenario montano, con baite, malghe e pascoli.
A Pianezze, nelle giornate limpide, la vista può spaziare dalla pianura veneta alla laguna di Venezia, fino alle Dolomiti e al Monte Grappa. Nei punti più panoramici, come nei pressi del santuario di San Floriano, si può ammirare anche il Mar Adriatico. Difficilmente, però, le ragazze del Giro Women avranno il tempo per godersi tutto ciò.
L’arrivo a Pianezze era già stato proposto dal Giro d’Italia Women esattamente 30 anni fa, nel 1995, con una tappa lunga 106 km che partiva da Crocetta del Montello. Ad imporsi fu la futura leggenda Fabiana Luperini, che lì vinse la sua prima tappa (di 15) al Giro e confezionò il suo primo trionfo Rosa.
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